Rapporto ICO di novembre: salgono le preoccupazioni per la produzione 2021

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Qui di seguito un riassunto dell’ICO Coffee Market Report di novembre 2020.

L’indicatore composto ICO è aumentato del 3,6% a $1,09*/lb** a novembre, dopo essere sceso dell’8,9% in ottobre, mentre i prezzi di tutti gli indicatori di gruppo sono lievitati a eccezione di Other Milds, che ha avuto un ribasso dello 0,9% raggiungendo $1,50/lb.
La produzione mondiale nell’annata caffearia 2019/20 è diminuita dell’1,6% a 168,55 milioni di sacchi totali, dovuta al calo del 5,1% degli Arabica (95,73 milioni di sacchi), mentre quella dei Robusta è incrementata del 3,2% (72,82 milioni di sacchi). In Sud America è scesa del 4,6% (78,87 milioni di sacchi), in gran parte a causa dell’arretramento degli Arabica brasiliani da attribuirsi all’anno di riposo della rotazione biennale. Crescono l’Asia e l’Oceania del 4,1% (50,07 milioni di sacchi), principalmente grazie alla ripresa dell’Indonesia e del Vietnam. In flessione invece l’America Centrale e il Messico del 4,5% (20,76 milioni di sacchi), mentre l’Africa è rimasta stabile a 18,86 milioni di sacchi.

La produzione mondiale del nero chicco ha superato il consumo globale di 961.000 sacchi, contrariamente la domanda segna un calo dello 0,9% (167,59 milioni di sacchi).
L’indicatore composto giornaliero variava tra $1,03/lb e $1,08/lb nelle prime due settimane di novembre. Nella seconda metà del mese, tuttavia, ha raggiunto un minimo di $1,10/lb il 24 e un massimo di $1,16/lb il 27. I prezzi sono incrementati a causa di un avvio ritardato del raccolto in Vietnam, delle accentuate preoccupazioni per la prolungata siccità in Brasile e dei danni causati dagli uragani Iota ed Eta in America centrale. Le prospettive ribassiste per l’economia globale hanno limitato un’ulteriore ripresa.

ICO indicatore composto, prezzi giornalieri.

In salita gli indicatori di gruppo nel novembre 2020, a eccezione di Other Milds, scesi a $1,50/lb (-0,9%). Il prezzo medio del Colombian Milds ha raggiunto $1,61/lb (+4,5%).
Di conseguenza il differenziale tra Colombia Milds e Other Milds è più che quadruplicato da una media di $0,02 a ottobre a $0,10 a novembre 2020. Il prezzo medio del Brazilian Naturals è cresciuto a $1,06/lb (+6%), mentre i Robusta hanno toccato $0,72/lb (+5,9%).

L’arbitraggio medio di novembre, misurato sui mercati a termine di New York e Londra, è salito a $0,52/lb (+2,1%). Le scorte di Arabica certificata sono aumentate per il secondo mese consecutivo (+7,7%), raggiungendo 1,4 milioni di sacchi. Quelle di Robusta certificata si sono attestate a 2,25 milioni di sacchi (+10,3%).
La volatilità del prezzo dell’indicatore composto ICO è diminuita di 2,3 punti percentuali al 6,5%, alla luce della maggiore stabilità di tutti gli indicatori di gruppo. I Colombian Milds sono scesi di 2 punti al 6,2%, gli Other Milds di 0,8 punti al 7%, i Brazilian Naturals di 2,8 punti al 9,4%, e i Robusta di 3,4 punti al 6,1%.

ICO indicatori di gruppo, prezzi giornalieri.

Le esportazioni globali nell’ottobre 2020, il primo mese dell’annata caffearia 2020/21, hanno totalizzato 9,67 milioni di sacchi (+3,2% rispetto a ottobre 2019). Le spedizioni di Robusta sono aumentate del 10,4% (3,34 milioni di sacchi) mentre quelle di Arabica sono diminuite dello 0,3% (6,33 milioni di sacchi). Gli Other Milds hanno visto un ribasso del 6% (1,43 milioni di sacchi) e i Colombia Milds una flessione ancora maggiore, pari al 12,3% (1,16 milioni di sacchi). Al contrario i Brazilian Naturals hanno subito un aumento del 6,7% (3,74 milioni di sacchi). Il deprezzamento del real brasiliano rispetto al dollaro statunitense è un fattore che contribuisce alla crescita del volume delle spedizioni di Brazilian Naturals, mentre i Robusta sono sostenuti dalla domanda elevata di caffè solubile.
Nei primi dieci mesi del 2020 le esportazioni totali ammontano a 107,08 milioni di sacchi (-3,8%), rispetto ai 111,28 milioni dello stesso periodo durante lo scorso anno. Le spedizioni sono calate per tutti gli indicatori di gruppo, con l’eccezione dei Brazilian Naturals che hanno visto un aumento dell’1% (33,65 milioni di sacchi). I Colombian Milds invece sono diminuiti dell’11,2% (10,93 milioni di sacchi), gli Other Milds del 10,8% (21,86 milioni di sacchi) e i Robusta dell’1,3% (40,65 milioni di sacchi).
Si stima che la produzione globale nell’annata caffearia 2019/20 ammonti a 168,55 milioni di sacchi, l’1,6% in meno rispetto al 2018/19. Quella dei Robusta ha subito un incremento del 3,2% (72,82 milioni di sacchi), con picchi in Vietnam, Indonesia e Uganda, mentre gli Arabica sono diminuiti del 5,1% (95,73 milioni di sacchi), poiché la crescita della produzione in Colombia, Etiopia, Indonesia e Messico non è stata in grado di compensare le perdite brasiliane e honduregne.

URAGANI IOTA ED ETA: L’ICO SI IMPEGNA A MOBILITARE RISORSE PER LA RIPRESA

In risposta agli uragani Iota ed Eta, l’Organizzazione internazionale del caffè (ICO) è solidale con le vittime di questa calamità e si impegna a mobilitare le risorse necessarie per la ripresa. “Stiamo lavorando per mitigare l’impatto che la tragedia legata al clima ha avuto sulla vita e sul lavoro dei coltivatori. L’ICO e il suo staff esprimono le loro sincere condoglianze ai popoli di Honduras, Nicaragua, Panama, El Salvador e Guatemala. Molte persone ci hanno rimesso la vita, la casa e il sostentamento. Abbiamo intrapreso sin da subito azioni per sostenere i nostri amici in America Centrale: ne usciremo insieme”, ha affermato José Sette, direttore esecutivo dell’ICO.

Gli uragani Iota ed Eta vengono annoverati tra le più devastanti tempeste atlantiche mai registrate e i paesi più colpiti risultano essere Honduras e Nicaragua. Come se non bastasse anche il Covid-19 affligge queste regioni, aggravando ulteriormente la situazione. Usando il proprio potere di convocazione, l’ICO sta mobilitando la comunità internazionale, compresi i suoi membri, altre organizzazioni mondiali, donatori, settore privato, comitati locali e istituzioni finanziarie, come la Banca centroamericana per l’integrazione economica (CABEI) e la Banca Interamericana di Sviluppo (IADB).
“L’ICO ha supportato il nostro Paese dopo l’uragano Mitch nell’ottobre 1998, sostenendo l’implementazione della produzione di caffè in Honduras e Nicaragua e continua a farlo. Accogliamo con gioia questo aiuto indispensabile assieme alla mobilitazione della comunità globale. Il governo e tutti gli organismi si stanno coordinando con le organizzazioni internazionali e le istituzioni finanziarie. È proprio in questo tragico frangente che è necessario il supporto dell’ICO, dei suoi membri e del settore privato. Nel nostro paese sono stati colpiti ben 3,5 milioni di abitanti ed è andata perduta gran parte dell’infrastruttura inerente all’industria caffearia. Il caffè è il più importante settore agricolo in Honduras, generando 1,5 milioni di posti di lavoro durante i periodi di raccolta”, ha affermato S.E. l’Ambasciatore dell’Honduras Ivan Romero Martinez.

“L’ICO lavorerà con i partner per aiutare a ricreare la resilienza e promuovere la ripresa nelle zone colpite, sostenendo allo stesso tempo il recupero della produzione, delle risorse logistiche e delle infrastrutture. Faremo tesoro dei nostri precedenti sforzi che hanno registrato un indubbio successo. Abbiamo già aiutato i paesi della regione a recuperare le loro attività commerciali e produttive annientate dagli uragani Mitch e Dennis. Mobiliteremo il cofinanziamento attraverso il Fondo comune per le materie prime (CFC) e il governo locale. Non abbandoniamo i nostri partner, anzi siamo al loro fianco nelle ore più buie”, ha affermato Sette. L’ICO e i suoi membri ancora una volta affermano la loro determinazione a dimostrarsi solidali con i popoli di Honduras, Nicaragua e il resto dell’America Centrale vittime di questi gravi disastri naturali.

*12/12/2020: US$1 = €0,83

**1 libbra = 0,45kg